Power platform, la velocità del no-code
Secondo Microsoft, più di 7,4 milioni di persone svolgono attività di sviluppo su Power Platform, una piattaforma che comprende una linea di applicazioni software di business intelligence, sviluppo di app e connettività delle app. Microsoft ha sviluppato il linguaggio di programmazione low-code Power Fx per esprimere la logica su Power Platform che forniscono inoltre integrazioni con GitHub e Teams.
Attraverso Power Platform è possibile analizzare le informazioni provenienti dall’azienda e rappresentare i dati aziendali in un’ottica strategica (Power BI), sviluppare app aziendali in modalità Low Coding e identificare i processi da gestire in modo strutturato (Power Apps) automatizzare i flussi di lavoro (Power Automate) e creare chatbot con un’interfaccia guidata senza l’utilizzo del codice (Power Virtual Agents), creare portali Web accedendo anche con le credenziali dei social network (Power Pages). Si tratta di applicazioni che permettono anche a chi non ha esperienze precedenti di developer di gestire e automatizzare le informazioni provenienti da applicazioni aziendali come Microsoft365,sia di terze parti, grazie a un set di connettori. I dati aziendali possono essere storicizzati ed elaborati all’interno del database in cloud Microsoft Dataverse.
L’importanza delle Power platform è tanto maggiore in quanto si inserisce in un contesto che vede la scarsa disponibilità sul mercato di sviluppatori dotati di skill elevati e contemporaneamente del fenomeno della Great resignation con le dimissioni in Italia cresciute di oltre un terzo rispetto al 2021. Questo aumenta l’importanza e la necessità di piattaforme di sviluppo low-code come certifica anche una indagine di Idc secondo la quale su 380 aziende il 48,6% degli intervistati sta acquistando piattaforme low-code o no-code per spostare l’innovazione all’interno dell’azienda. Entro il 2023, si prevede che lo sviluppo low-code sarà adottato da oltre il 50% delle aziende medio-grandi.
Come osserva un analista, supponendo che un’organizzazione disponga di persone con una certa esperienza che sappiano cosa vuole l’azienda, le opzioni low-code e no-code consentono di sfruttare più persone per lo sviluppo rispetto a far passare tutto attraverso il gruppo DevOps. Un’alternativa quindi ad altri metodi di lavoro che rende più veloci le operazioni. Se il tempo medio di attesa per le nuove applicazioni è potenzialmente di mesi o più, e in molti casi solo il 15%-20% delle richieste viene completato, la possibilità di ottenere qualcosa, anche se non ottimale, ma abbastanza buono, in pochi giorni o addirittura in poche ore, è un enorme vantaggio. Questo non significa che Power Platform possa fare tutto; è molto incentrato su Microsoft365, quindi limitato in questo senso. Ma offre alle aziende una flessibilità che altrimenti non potrebbero avere.
Dal punto di vista tecnico gli strumenti di sviluppo low-code estraggono la base di codice più comunemente utilizzata e la sostituiscono con un’interfaccia grafica o un’interfaccia visiva “what you see is what you get” (Wysiwyg) per costruire un’applicazione. No-code non significa necessariamente che non siano necessarie competenze tecniche, l’espressione è infatti opera del marketing, visto che comunque un po’ di codice c’è sempre, ma si inserisce nell’ambito di un contesto dove la velocità di esecuzione e il time to market sono elementi fondamentali.
Lobra Futura ha nel suo portfolio anche questo tipo di soluzioni e le competenze tecniche per aiutare le aziende ad approcciare il mondo del low code velocizzando il percorso verso la digitalizzazione dell’organizzazione. Già diversi clienti si sono affidati a Lobra Futura per implementare soluzioni sulla Power Platform.